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VOGLIAMO TUTT’ALTRO!

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    vogliamo tuttaltro
  • 25 mar 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

VOGLIAMO riprenderci lo spazio pubblico e partiamo dall’insegna della W rimossa dall’arroganza istituzionale.


VOGLIAMO un sistema che produca più cultura e non solo burocrazia.


VOGLIAMO continuare a sperimentare, avere il tempo e le economie per farlo. NO alla bulimia produttiva.


VOGLIAMO che il tempo di studio e preparazione dei progetti venga considerato lavoro e per questo sostenuto economicamente. L’indennità di discontinuità è una presa in giro!


VOGLIAMO una pensione dignitosa. Con 500 euro al mese non si vive!


VOGLIAMO che i fondi per il contemporaneo e la ricerca vengano aumentati e non tagliati come sta succedendo.


VOGLIAMO che i Teatri Nazionali siano realmente pubblici e che la direzione artistica sia condivisa da più soggetti e non da un MASCHIO solo al comando.


VOGLIAMO vedere nelle programmazioni teatrali gruppi sperimentali e di ricerca, non solo nomi di richiamo. 


VOGLIAMO che il nostro lavoro, precario per definizione, venga considerato importante perché un paese senza cultura è sull’orlo della catastrofe. 


VOGLIAMO una cultura plurale che dia voce a tuttə.


VOGLIAMO demolire il sistema dei bandi, soprattutto di quelli a tema che appiattiscono la cultura di questo paese


VOGLIAMO che la cultura non sia oggetto di spartizioni politiche e partitiche.


VOGLIAMO disobbedire a un sistema che ci schiaccia, che ci infantilizza, che ci costringe a competere tra di noi. 


VOGLIAMO poter dire NO senza essere ricattabili.


VOGLIAMO che si smetta di costruire stagioni teatrali e festival al risparmio coinvolgendo giovani artistə sottopagatə e subito dimenticatə. 


VOGLIAMO che si smetta di considerare lə artistə italianə consolidatə dellə eternə emergenti e quindi sottopagatə. 


Amiamo il nostro lavoro e VOGLIAMO continuare a farlo con dignità di esserə umanə.


VOGLIAMO riprenderci la centralità delle nostre esistenze. Non possiamo più essere consideratə l’ultimo anello della catena. Se noi ci fermiamo la catena si spezza.


È il momento di alzare il volume del dissenso.


VOGLIAMO il cessate il fuoco immediato a Gaza e VOGLIAMO lo stop al genocidio!


VOGLIAMO TUTT’ALTRO e abbiamo tutta la forza per immaginarlo!




 
 
 

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